Gli estratti di Ginkgo biloba L., una pianta considerata fossile perché risalente a 250 milioni di anni fa e originaria dell’Asia, sono tra i prodotti più diffusi in Europa in ambito nutraceutico.

Gli estratti contengono una moltitudine di fitocomposti tra cui alcoli alifatici, chetoni, acidi organici, sesquiterpeni, e derivati glicosidici; da un punto di vista salutistico le sostanze più interessanti sono i flavonoidi (flavanoli come quercetina e kaempferolo e proantocianidine) e i diterpeni (principalmente ginkgolidi).

Estratti di foglie di ginkgo sono indicati per contrastare gli effetti dell’insufficienza cerebrale senile, perdita di memoria, sintomi iniziali della malattia di Alzheimer, difetti di circolazione periferica, zoppia intermittente, tinnito e perdita d’udito.

Gli estratti di ginkgo sono ricchi in molecole dal potenziale antiossidante e inibiscono l’aggregazione piastrinica, caratteristiche importanti nella prevenzione di problematiche circolatorie.