Bifidobacterium longum Rosell-175

Nutrizionale
Probiotici |

I bifidobatteri sono un genere batterico altamente prevalente nel microbiota del neonato fino a quando viene allattato al seno, mentre dopo lo svezzamento la sua proporzione cala e nella popolazione adulta può arrivare a costituire fino ad un 25% della composizione della microflora intestinale. Il B. longum, una specie anaeroba stretta, è uno dei primi colonizzatori dell’intestino sterile dei neonati e vi sono indicazioni che sia in grado di stimolare la produzione di IL-1 e di ridurre il numero di clostridi e coliformi; si tratta di una specie che gode dello status QPS attribuito da EFSA.

Il ceppo B. longum R-175, originariamente isolato da derivati del latte è prodotto da Lallemand e depositato in ceppoteca con il codice CNCM I-3470; la concentrazione della materia prima alla produzione, liofilizzata, è di 50 miliardi UFC/g. E’ disponibile anche una versione microincapsulata Probiocap™, ad una concentrazione minima alla produzione di 25 miliardi UFC/g. Il ceppo è conforme ai criteri di concentrazione inibitoria minima di EFSA per i principali antibiotici e non sono note resistenze antibiotiche trasmissibili.

R175 ha una buona resistenza al passaggio attraverso lo stomaco e il duodeno ed è in grado di raggiungere vivo il tratto distale del colon; in test in vitro si è inoltre osservata una buona capacità di adesione al muco intestinale, un prerequisito per un’efficiente colonizzazione dell’intestino. Diversi studi scientifici hanno inoltre osservato per B. longum R-175

  • una capacità di stimolare la proliferazione degli enterociti, migliorando le condizioni generali di soggetti con colite ulcerosa
  • un’inibizione parziale (per competizione) dell’adesione in vitro di cellule di E. coli a linee cellulari intestinali
  • un’interazione con il sistema immunitario dell’ospite, attraverso uno smorzamento della produzione, in vitro ed in vivo, di citochine pro-infiammatorie.

In uno studio clinico pubblicato nel 2006 (Haskey et al.) la somministrazione a 16 soggetti, in associazione con inulina, ha mostrato di ridurre i marker infiammatori e l’infiammazione della mucosa rettale e di favorire la rigenerazione dell’epitelio del colon.

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